Intervista a Gianna Nannini: un'artista e una donna contro corrente!



E' stata sempre un'artista "contro". Indipendente, trasgressiva, impegnata, combattiva. E dopo l'esordio nel 1976 la sua carriera di cantautrice è decollata fino a trasformarla in una rockstar internazionale. Oggi Gianna Nannini, 63 anni, diventata madre a 56, è ancora combattiva ma decisamente più serena. Merito della maturità e di Penelope. «Il mio amore gigante», dice la cantante parafrasando il titolo del suo ultimo album, presentato a Milano a ottobre e filo conduttore del lungo tour che la vedrà sui palcoscenici di tutto il mondo. 

Spieghiamo Amore gigante ai lettori di Nuovo Consumo. 

«Amore gigante è come un "film in musica" di cui sono stata oltre che l'autrice anche la regista, e si apre proprio con la traccia "cinema" che mi riporta alla mente un mondo di colori e di canzoni, un'esplosione, una specie di Zabriskie Point di Antonioni. Il film che ho visto appena sono andata a vivere a Milano a 18 anni... È un disco da cui vorrei far uscire 
tutti gli aspetti delle storie d'amore e degli stati d'animo ben precisi della mia vita». 

Presentandolo alla stampa ha detto che nei suoni è più pop rispetto ai suoi lavori passati, ma che è stato molto sofferto. 

«Quando è partito il progetto era appena morta la mia mamma e non riuscivo ad accettare quel dolore. Poi, grazie alla musica ho reagito: mi sono lasciata andare, ho raccontato tante cose, con un linguaggio a volte anche ironico che fa parte di me e che non ho mai voluto perdere». 

La sua caratteristica principale è sempre stata quella della ribellione che l'ha portata a scelte forti, come lasciare l'Italia. 

«In realtà vivo in Inghilterra da 30 anni, anche se prima ci stavo meno. Oggi mi sono dovuta trasferire perché, incidendo Amore gigante a Londra, dovevo per forza iscrivere Penelope, che ha 7 anni, a una scuola lì. Ma l'Italia è il mio paese e non ho nessuna intenzione di starne lontana». 

L'anno scorso è uscito Cazzi miei, il suo libro autobiografico, quasi una seduta di psicoterapia. 

«Un dialogo tra me e me, ma anche tra Gianna e i fan. A loro ho sentito il bisogno di raccontare le mie morti e le rinascite, i momenti bui, le paranoie, gli incubi, gli inevitabili conflitti familiari, la lotta contro chi voleva cambiarmi. E la riappacificazione con la vita, insieme alla gioia indescrivibile di mettere al mondo una "meravigliosa creatura" come Penelope». 

La diverte fare la mamma?

«Moltissimo. Quando sono con la mia bambina le ore passano senza che me ne renda conto. Gioco con lei, vado in giro per mercatini e negozi a fare shopping, le racconto le favole e sono così felice che certe volte mi dimentico di tutto, per-fino di mangiare». 

La redazione de I Miti della Musica consiglia: Amore Gigante di Gianna Nannini

Fonte: una bella intervista di Maria Antonietta Schiavina alla cantante Gianna Nannini su Nuovo Consumo, dicembre 2017



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